:-) TURNOVER (-:
(come un Blog dovrebbe essere)
domenica 8 novembre 2015
domenica 1 novembre 2015
Relazioni tossiche
Ho trovato questo articoletto decisamente interessante, che merita una riflessione.
Perché cadiamo in una relazione tossica?
Perché cadiamo in una relazione tossica?
Forse non è così difficile trovarsi in questa situazione: magari è più difficile identificarlo correttamente, ed ancor di più uscirne per tempo...
venerdì 21 agosto 2015
Daria Bignardi - L'amore che ti meriti
Alma e Maio sono due fratelli.
Erano due fratelli.
Sono stati due fratelli, molto uniti: con un solo anno di differenza hanno vissuto in simbiosi tutta l'adolescenza, tanto che a volte li hanno anche scambiati per fidanzatini. Alma la mente, Maio il braccio...
Poi un giorno, per scherzo, decidono di provare a farsi: massi', tanto é una sola volta, le solite stupide frasi di sempre.
E restano schifati dall'esperienza: poi Alma rifugge il richiamo, mentre Maio non ci riesce e crolla nel vortice della dipendenza, fino a distruggersi, fino a scomparire.
Ed una notte di nebbia scompare davvero, senza lasciare nessuna traccia di se'.
Alma resta sola, con il senso di responsabilita' per aver suggerito quel primo buco che la divora dentro: sopravvive solo cancellando il suo passato, tutto, e fuggendo via.
E nella sua seconda vita, nel suo presente oggi c'é solo Antonia, sua figlia.
Che ormai é una donna, una scrittrice di trame gialle, e soprattutto sta per diventare madre a sua volta.
Alma non riesce piú a tener nascosta alla figlia la storia di famiglia, e gliela confida: tutti quei misteri irrisolti sferzano la scrittrice, la infervorano, la costringono ad agire, a partire per la citta' d'origine della madre ed indagare sul mistero della scomparsa dello zio.
La Bignardi ci regala una splendida descrizione di Ferrara, e di alcuni suoi abitanti, tenendoci legati al libro da una trama intrigante e incuriosente, che ti fa bruciare le pagine.
Ma oltre al sacrosanto messaggio del 'quanto é supponente e falsa l'affermazione "smetto quando voglio" coniugata all'eroina', io nel libro non ho trovato molto di piú.
Bello e scorrevole: un libro da relax.
Erano due fratelli.
Sono stati due fratelli, molto uniti: con un solo anno di differenza hanno vissuto in simbiosi tutta l'adolescenza, tanto che a volte li hanno anche scambiati per fidanzatini. Alma la mente, Maio il braccio...
Poi un giorno, per scherzo, decidono di provare a farsi: massi', tanto é una sola volta, le solite stupide frasi di sempre.
E restano schifati dall'esperienza: poi Alma rifugge il richiamo, mentre Maio non ci riesce e crolla nel vortice della dipendenza, fino a distruggersi, fino a scomparire.
Ed una notte di nebbia scompare davvero, senza lasciare nessuna traccia di se'.
Alma resta sola, con il senso di responsabilita' per aver suggerito quel primo buco che la divora dentro: sopravvive solo cancellando il suo passato, tutto, e fuggendo via.
E nella sua seconda vita, nel suo presente oggi c'é solo Antonia, sua figlia.
Che ormai é una donna, una scrittrice di trame gialle, e soprattutto sta per diventare madre a sua volta.
Alma non riesce piú a tener nascosta alla figlia la storia di famiglia, e gliela confida: tutti quei misteri irrisolti sferzano la scrittrice, la infervorano, la costringono ad agire, a partire per la citta' d'origine della madre ed indagare sul mistero della scomparsa dello zio.
La Bignardi ci regala una splendida descrizione di Ferrara, e di alcuni suoi abitanti, tenendoci legati al libro da una trama intrigante e incuriosente, che ti fa bruciare le pagine.
Ma oltre al sacrosanto messaggio del 'quanto é supponente e falsa l'affermazione "smetto quando voglio" coniugata all'eroina', io nel libro non ho trovato molto di piú.
Bello e scorrevole: un libro da relax.
mercoledì 19 agosto 2015
lunedì 17 agosto 2015
Ferzan Ozpetek - Rosso Istanbul
Romanzo breve di delicate atmosfere, come piacciono a me.
Ozpetek nella vita é un regista di successo, e vive a Roma. Nel libro decide di far visita a madre e parenti a casa, a Istanbul, e ne approfitta per descrivere con piglio leggero e profondo gli echi della sua vita precedente nella citta' sul Bosforo.
Ne esce un ritratto di una citta' da sogno, rimasta alla magnificenza della meta' del secolo scorso; ritratto nel quale solo i ricordi romantici ritrovano il loro smalto ed i propri profumi, come avviene in ogni idealizzazione scaturita da quel grande seduttore che é la memoria umana.
A mitigare questa visione ovviamente parziale di una Istanbul sospesa nel tempo, Ozpetek intreccia una seconda storia: una persona in viaggio di lavoro, che percorre la stessa parabola temporale, pur se immersa in altre vicende.
Questa seconda trama da' modo all'autore di descrivere una seconda Istanbul, viva e palpitante ai giorni nostri, ma non per questo meno affascinante, pur con le sue contraddizioni da nuovo millennio.
Degna opera di un Regista di successo, il libro opera a scene, sapientemente armonizzate, che portano volutamente il lettore a sognare di essere in quella citta', nella quale "tutto é rosso come i tramonti o blu come le acque del Bosforo".
Ozpetek tratta con leggerezza anche temi piú complicati, come l'Amore, o l'Omosessualita', o la Globalizzazione: ma usa sempre lievi tratti di pennello, e le sue riflessioni toccano il lettore senza ferirlo, o infervorarlo, o peggio.
Bello, da sorseggiare con calma in una notte.
Ozpetek nella vita é un regista di successo, e vive a Roma. Nel libro decide di far visita a madre e parenti a casa, a Istanbul, e ne approfitta per descrivere con piglio leggero e profondo gli echi della sua vita precedente nella citta' sul Bosforo.
Ne esce un ritratto di una citta' da sogno, rimasta alla magnificenza della meta' del secolo scorso; ritratto nel quale solo i ricordi romantici ritrovano il loro smalto ed i propri profumi, come avviene in ogni idealizzazione scaturita da quel grande seduttore che é la memoria umana.
A mitigare questa visione ovviamente parziale di una Istanbul sospesa nel tempo, Ozpetek intreccia una seconda storia: una persona in viaggio di lavoro, che percorre la stessa parabola temporale, pur se immersa in altre vicende.
Questa seconda trama da' modo all'autore di descrivere una seconda Istanbul, viva e palpitante ai giorni nostri, ma non per questo meno affascinante, pur con le sue contraddizioni da nuovo millennio.
Degna opera di un Regista di successo, il libro opera a scene, sapientemente armonizzate, che portano volutamente il lettore a sognare di essere in quella citta', nella quale "tutto é rosso come i tramonti o blu come le acque del Bosforo".
Ozpetek tratta con leggerezza anche temi piú complicati, come l'Amore, o l'Omosessualita', o la Globalizzazione: ma usa sempre lievi tratti di pennello, e le sue riflessioni toccano il lettore senza ferirlo, o infervorarlo, o peggio.
Bello, da sorseggiare con calma in una notte.
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