(come un Blog dovrebbe essere)
sabato 30 maggio 2009
Vittorio Zucconi - Gli spiriti non dimenticano
Il mio amico Guido me lo aveva molto caldeggiato.
'Un libro che ti fa montare la rabbia alla prima pagina, e che ti rimane fino all'ultima..." e mi spiegava quale indignazione sorda gli salisse dal suo più profondo animo: una rabbia da ingiustizia, da profonda ingiustizia, mai riparata, ed ancora oggi non risolta.
Il libro parla della nazione Sioux, gli Indiani d'America, e del modo in cui è andata la vicenda che li ha visti travolti dall'avanzata dell'uomo bianco (il 'ladro del grasso') fino a finire quasi sterminati e ridotti decimati in piccole riserve.
Soprattutto parla della vita di Cavallo Pazzo, e di quelli che nel suo tempo erano i più importanti capi Sioux: Coda Macchiata, Nuvola Rossa, Toro Seduto, Colui Che Fa Tremare Anche Il Suo Cavallo, Schiena Alta, Piccolo Grande Uomo, Lui Cane...
E di quelli che nell'altra sponda, tra le Giacche Blu, si sono scontrati con loro: Grant, Sheridan, Sherman, Custer...
Zucconi ricostruisce le vicende, gli imbrogli e le parole ritrattate dagli uomini bianchi in nome dell'oro; lo fa dalla nascita di Cavallo Pazzo alla sua morte. Ricostruisce però molto dettagliatamente anche la cultura e i valori della vita dei Nativi Americani; la Caccia del Bisonte, vero fondamento della cultura Sioux, ma anche i riti di nascita, passaggio all'età adulta, innamoramento, matrimonio, paternità e maternità, coraggio da guerriero e coraggio da donna indiana (una figura niente affatto secondaria in quella cultura: ma non chiamatele squaw! E' offensivo, proprio come se oggi le nostre donne fossero definite oche giulive un po' puttanelle), fino al rito del trapasso e del ricongiungimento al Grande Spirito, Padre del Cielo. (niente di nuovo sotto il sole, no?)
Ne esce un ritratto dolce e preciso degli indiani Sioux e dei loro capi, con le loro forze e le loro inevitabili debolezze.
Ma anche un ritratto a tinte ben più cupe dell'operato dei famosi 'visi pallidi' che 'parlano con lingua biforcuta' e che - forti della conoscenza della lingua ufficiale, oltre che delle armi - riescono sempre a prendere per sè tutte le ricchezze dal territorio dei padri dei Sioux sulla pelle degli indiani.
Un saggio romanzato, o un romanzo con spessore di saggio: non so. Comunque interessantissimo, davvero molto bello.
Il mio amico Guido me lo aveva molto caldeggiato, dicevo, e penso che abbia avuto ragione.
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