mercoledì 27 agosto 2014

Glenn Cooper - L'ultimo giorno

Alex Weller é un brillante neurochirurgo infantile, al quale il destino ha dato il compito di curare bambini malati terminali. Il destino pero' ha anche fatto vivere ad Alex,
quando lui stesso era ancora un bambino, una profonda esperienza pre-mortem, che ne ha segnato la personalita' ed insieme ne costituisce il principale argomento di studio ed interesse.
Si', perché' Alex vuole rivivere quella esperienza che per lui é stata di estrema beatitudine.
La sua ricerca lo porta a indagare cosa succeda chimicamente nel cervello nei momenti subito precedenti il decesso: prima opera sugli animali da laboratorio, ma poi...
E qui la sua ossessione si scontra con la inevitabile carenza di..."volontari" umani, per cui altrettanto inevitabilmente l'unico modo sara'... procurarseli.

Cooper sviluppa una idea di trama a dir poco geniale: i primi passi del racconto sembrano essere molto tragici e sanguinolenti, ma in realta' le descrizioni piú dure sono limitate al minimo, mentre invece la narrazione prende quota autonomamente, senza sotterfugi, e scorre rapida sostenuta solo da una trama intensa e sopraffina, con poche, pochissime ingenuita'.

L'autore lavora abilmente concetti scientifici e ambiti psicologici, filosofici e teologici senza diventare mai noioso, ne' perdere di comprensibilita', ed anche per questo la struttura risulta molto equilibrata e lineare ed il libro decisamente interessante.
Forse il titolo, scelto sulla scia di quelli dei suoi bestsellers precedenti, non ha giovato particolarmente al botteghino: chi sperava di essere di fronte all'ennesimo sequel de "il libro dei morti" (altra opera sorta da una idea geniale) ne sara' rimasto deluso; chi invece - come me - temeva una nuova reimpastata dei due precedenti romanzi per sfruttare fino all'ultimo il vecchio consunto filone, se ne sara' tenuto a distanza di sicurezza...
Invece si tratta di un gran bel prodotto, curato nella trama e nel ritmo, ancora una volta con una intuizione geniale alla base di tutto.

Bello, proprio bello, ed intrigante.

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