giovedì 21 agosto 2014

Paulo Coelho - Adulterio

Libro che si presenta sullo scaffale con una copertina molto invitante, sulla quale campeggiano tre splendide ciliegie patinate che sembrano chiamare l'osservatore, per invocarlo quale lettore, e consumatore.

Una metafora del titolo stesso, adulterio, concetto che nel moderno sentire non ha piú quella connotazione negativa che ne derivava dalle 'antiche' prescrizioni religiose, e che invece é ammantato di una splendida immagine di maturita' e freschezza, molto attraente. Un piacere dunque...
Linda, 31 anni, é svizzera, abita a Ginevra; già questo é spesso considerato una fortuna di per se'. Ma Linda é anche bella, intelligente, apprezzata sul lavoro e concupita dall'altro sesso. Per di piú ha un buon lavoro, é giornalista e puo' intervistare ogni 'pezzo grosso' lei desideri. Eppoi a soli 31 anni é già sposata, con un uomo molto attraente e di successo, che le garantisce attenzioni, felicita' e stabilita' economica, e che le ha già regalato due figli.
Insomma: una vita felice! Per di piú lui la ama! E lei lo ricambia pure.
Cosa si puo' desiderare di piú dalla vita?
Cosa puo' Linda desiderare di meglio?
Cosa le manca?
Coelho fa parlare Linda per tutto il libro sempre in prima persona: in questo modo analizza e descrive "dal dentro" tutta l'insoddisfazione di questa donna contemporanea, che sta sprofondando in un baratro di depressione. Del tutto inspiegabilmente, per noi esseri 'normali' fustigati dalla Vita Vera.
O forse nemmeno troppo inspiegabilmente, pensandoci meglio...
E Linda si aggrappa all'unica cosa che sembra mancarle: una boccata d'aria fresca.
Un sogno.
Una av-ven-tu-ra!
Eh già: e chi non si é sentito soffocare, almeno una volta, vestendo sempre i propri panni?
Lo scrittore prende il destro per realizzare un libro denso: si propone di analizzare le pieghe della depressione contemporanea, e ne descrive alla fine anche una soluzione-giudizio che vuole lasciare alla meditazione del lettore.
L'opera cosi' riesce pero' poco fluida, malgrado la storia di sottofondo sia potenzialmente intrigante, ed oggettivamente scorra. Il finale pero' é un po' scomposto, quasi l'autore amasse una determinata immagine che poi ha 'forzato' a quadrare il suo cerchio...
In definitiva, anche se la copertina promette un libro da ombrellone, questo in effetti non lo é.

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