sabato 1 agosto 2015

Angelo Jannone - Aspettando....giustizia

L'ultima fatica di Jannone é un thriller di denuncia: parla di un fatto di cronaca realmente avvenuto negli anni 80 e altrettanto realmente ancora irrisolto.
Il Comandante dei Carabinieri Paterno' (anch'esso personaggio reale) viene destinato a Policoro, in Basilicata; li' scopre che ogni giorno un padre irriducibile al destino si presenta in stazione per avere notizie dell'indagine che dovrebbe scoprire come sia morto veramente suo figlio, diversi anni prima.
In quella notte maledetta il ragazzo e la sua fidanzata erano stati rinvenuti senza vita in casa di lei, ma l'inchiesta aveva determinato come causa della morte l'elettrocuzione dovuta ad una stufetta difettosa.
Nessuno fu mai convinto da quella spiegazione, ma un'altrettanto inspiegabile fretta di chiudere il caso impedi' indagini piú approfondite gettando nello sconforto i genitori delle vittime.
Il narratore opera attraverso gli occhi del Comandante, e illustra i conflitti contro i privilegi mafiosi del presente mescolati agli sforzi per cercare la verita' del passato. Un percorso che raggiunge risultati solo fino a che le indagini non tocchino i classici intoccabili: in quel momenti tutto si esaurisce in un soffio di vento.

Jannone nello scritto alterna abilmente un linguaggio da caserma quando narra il rapporto cameratesco tra gli Uomini dell'Arma, ed un narrare piú pulito e descrittiivo nelle altre parti, inducendo nel lettore una netta separazione di ambientazioni. .
Anche nel crescendo della ricostruzione, quando molti nodi giungono uno dopo l'altro al pettine, lo scritto viene proposto in scarni capitoletti contenenti poche illuminanti informazioni ciascuno. La tecnica riesce a rendere nel lettore l'esasperazione che si vive nella storia: la stessa fatica nel connettere le informazioni dal libro rappresenta l'analogo faticoso senso di impotenza provato dagli inquirenti nel ricevere solo informazioni a brandelli, che conducono a ipotesi probabili solo con moltissima fatica.

In definitiva un buon libro, un documento di denuncia, una fatica riuscita per un libro gradevole ed intrigante, che non ha bisogno mai di indulgere in banali descrizioni di sesso o sangue.

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