venerdì 18 dicembre 2009

Andrea Vitali - Almeno il cappello

Ultima produzione di Vitali, sempre ambientata in riva al lago di Lecco.
Nel primo periodo fascista un podestà vede nella creazione della banda del paese un motivo di vantaggio politico, e si lancia nell'impresa, senza peraltro pensarci troppo.
Chi invece ci pensa troppo, e nell'operazione vede anche un modo di divenir famoso e importante, è il nuovo contabile dell'ospedale di Bellano; contabile che unisce alla passione per i numeri quella per lo strumento musicale.
E da 2° bombardino della banda più famosa del lago, diventa il Maestro della costituenda nuova banda.
Qui la cosa si intreccia: se il podestà aveva voglie di grancassa politica, se il contabile aveva voglia di gloria artistica, anche gli altri componenti avevano tutti un loro preciso tornaconto. Uno vuole sfuggire al giogo della moglie, l'altro vuole trovare compagnia, l'altro....
Insomma, un gran risotto (e potevo scegliere metafora diversa, essendo in Lombardia?) tutto da cucinare...
Il libro è un po' lungo, a tratti rallenta eccessivamente, ma è comunque di buon livello.
Una stella di seconda grandezza, ma comunque luminosa.

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