martedì 29 dicembre 2009

Marco Buticchi - Il respiro del deserto



Quanta fatica ho fatto a leggere questo libro.


Storia buona, narrata contemporaneamente (un Buticchi, insomma) in tre epoche storiche diverse, tenute insieme da uno stesso oggetto prezioso (sempre tipico delle scrittore: questa volta un tesoro).

Ma che lentezza: passi la narrazione delle avventure della scrivano mongola, passino anche le mirabolanti azioni dell'ineffabile Oswald Breil (per chi ha letto Cussler: Dirk Pitt è un impacciato dilettante al confronto...), ma la saga di Double è di una noia mortale, e non finisce più.

No, poi finisce, in modo direi anche scontato.


Un brutto Buticchi: peccato, perchè i precedenti mi avevano davvero divertito, ed ero partito con altre aspettative.

Se volete avvicinarvi allo scrittore, risparmiate qualcosa e leggete i suoi libri precedenti (l'anello dei re, o la nave d'oro) che già trovate in edizione tascabile.

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