Più lo leggi, e più ti sembra strano che sia ambientato negli Stati Uniti invece che in Italia. Ma più ci rifletti, e più ti convinci che vicende simili non sono plausibili in Italia.
Dico questo perchè la delineazione dei personaggi sembra produrre stereotipi più nostrani che d'oltreoceano.
Una Specialista del ritrovare banbini rapiti deve questa sua abilità al fatto di aver vissuto lo stesso shock e la stessa esperienza lei stessa da piccola, e di esserne sopravvissuta.
Ma l'esperienza le ha lasciato tutta una serie di ferite ben più profonde ed inguaribili nell'anima, con le quale deve continuamente fare i conti ancora da adulta.
Un'indagine speciale la porta a far parte di una squadra di investigatori alla caccia di un difficile serial killer che uccide ragazzine mutilandole ritualmente: l'ingresso nel gruppo è un po' faticoso, ma ben presto a fianco dell'orrore che vittima dopo vittima si sprigiona dalle azioni del serial killer, un sentimento molto simile all'amore nasce in lei per un membro del gruppo stesso.
Il romanzo è molto coinvolgente, e il salto di registro, la 'sorpresa' finale, quasi arriva inaspettata.
Molto bello, da consigliare.
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