Nella Nota dell'Autore, in premessa, Zafòn dichiara che questo romanzo è un elaborato per ragazzi che ha l'ambizione di piacere a giovani e meno giovani.
Sul fatto che sia un romanzo per ragazzi, mi trova perfettamente d'accordo.
Ambientato a Calcutta, nel maggio del 1932, parla di un gruppo di orfani che si uniscono in società tra loro per raccontarsi storie di fantasmi, giurando di proteggersi tra loro fino alla morte(!).
In questa situazione finiscono davvero per trovarsi coinvolti in una storia di fantasmi veri, e la morte ad un certo punto li lambisce davvero.
Solido romanzo, con accenni all'horror per ragazzi nello stile lieve di Zafòn, mai truculento. L'opera è infarcita di valori di amicizia, solidarietà, verità, giustizia e via di questo passo, ed è narrata nella consueta dicotomia "Ragazzo è ingenuo perciò buono/Adulto è conscio perciò cattivo".
La trama affascina e tiene incollati al libro senza pause fino alla fine. Ma il contenuto è assolutamente fiabesco, cioè per nulla verosimile.
Una bella favola, ben scritta. Adatta anche a un pubblico minore, fin dai 12 anni.
Ma, in verità, l'ambizione dell'autore dichiarata in premessa, a mio avviso, resta solo ambiziosa.
Nessun commento:
Posta un commento