La Compagnia della Rancia si dimostra ancora una volta grande, proponendo in versione italiana un classico come Cats, non proprio conosciutissimo dalle nostre parti.
La storia è fin quasi banale. Tutti i gatti del quartiere di Jellicle si ritrovano per l'annuale ballo e per festeggiare il vecchio gatto Deuteronomio, loro capo.
Nel corso della festa uno dei gatti sarà scelto e avrà l'onore di ascendere al paradiso dei gatti Jellicle, l'Heaviside Layer. Prima i gatti si presentano e raccontano la loro storia.
La festa è turbata da due avvenimenti: la comparsa in scena di Grisabella, un tempo affascinante gattina che, dopo aver abbandonato il gruppo si è ritrovata sola, abbandonata e in miseria; e le improvvise apparizioni del malvagio Macavity, che rapisce Deuteronomio gettando gli altri gatti nello sconforto. Macavity si ripresenta poco dopo sotto le spoglie di Deuteronomio, ma è riconosciuto e scacciato.
Per recuperare il loro capo, i gatti di Jellicle chiedono aiuto al magico Mr, Mistofeles, grande mago e acrobatico illusionista.
Quando il gruppo si è riunito e la serenità sembra essere tornata, riappare Grisabella che si rivolge ai compagni di un tempo chiedendo di essere perdonata e riammessa fra loro (con la canzone più celebre del musical, Memory, in italiano Ricordi). Deuteronomio allora commosso concederà proprio a lei il privilegio di salire la scala che la porterà all'Heaviside Layer.
Lo show è tutto suonato e cantato (oltre che ovviamente ballato) dal vivo.
Il primo tempo è molto spettacolare come performance musicali e balzi prodigiosi, ma ci ha lasciato lievemente interdetti, quasi delusi. Era sostanzialmente inconsistente, quasi incomprensibile, la trama...
Addirittura il secondo tempo inizia con una narrazione quasi avvilente, finchè non si è accesa la luce nei nustri cervelli: la trama non era il centro dello spettacolo, ma solo un mezzo per sostenere il vero show, che è il canto e la danza 'felina'.
Addirittura il secondo tempo inizia con una narrazione quasi avvilente, finchè non si è accesa la luce nei nustri cervelli: la trama non era il centro dello spettacolo, ma solo un mezzo per sostenere il vero show, che è il canto e la danza 'felina'.
Devo sottolineare che sono tutti bravissimi cantanti, in particolare Giulia Ottonello (Grisabella) che ha rischiato una standing ovation per l'interpretazione di alcune note fuorilegge nella canzone Memory; ma ella migliore tradizione della Compagnia, il meglio è dato dalle doti acrobatiche e recitative del corpo di ballo: interpretazione spettacolare con momenti di assoluta agilità che non è eccessivo definire felina.
Applausi meritati e prolungati alla fine, questo musical va visto!
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