mercoledì 28 aprile 2010

Camilla Lackberg - La principessa di ghiaccio

Alex è una donna speciale. Alex è bellissima. Alex è naturalmente molto elegante. Alex ha un marito ricchissimo che l'adora incondizionatamente. Alex è una donna molto desiderata. Alex è appena morta suicida.
Quale tra queste frasi è quella che stona?
Erica Falck invece è una scrittrice, una di quelle non ancora affermate che sono costrette a scrivere di tutto per sopravvivere. E' anche una donna normale, una trentacinquenne piacente ma ancora single, con le normali difficoltà di linea e di autostima come ognuno di noi. Erica è anche stata per alcuni lunghi anni l'amichetta del cuore di Alex, anche se poi si erano perse di vista.
Ma soprattutto Erica è la persona che l'ha trovata morta nella vasca da bagno, con le vene dei polsi tagliate con una lametta.
La scrittrice non crede al suicidio, che non è avvenuto a Stoccolma, bensì d'inverno in un paesino di villeggiatura che si anima solo durante i mesi estivi, località natale delle due amiche. Che ci faceva la bella e mondana Alex lì?
Così Erica inizia a scavare nella vita della vecchia amica, specie in quella parte che lei non conosce, quella relativa al tempo in cui le due donne sono state separate.
Ovviamente anche la locale polizia indaga: Patrick è proprio un buon poliziotto, ma anche un coetaneo di Erica e di Alex, un loro vecchio compagno di scuola, in quel paesino dimenticato.
Su questo canovaccio si muove e si intreccia tutta la storia della Lackberg, che ho trovato molto intrigante anche perchè non è così piena di colpi di scena improbabili come certi thriller americani.
Qui non ci si imbatte d'un tratto in un deux ex machina che risolve con una rivelazione tutta la vicenda. In quest'opera non vengono taciuti i dettagli, o almeno non tutti.
Ne esce un ritratto di donna (Erica) molto umana, in cerca di saldi punti di riferimento nella sua vita, ma resta calata in una realtà che conosce e che sa capire; e anche l'indagine è tutta da scoprire, da seguire, indizio dopo indizio, per raggiungere insieme ai protagonisti la verità.
Bisogna però indovinare chi la raggiungerà prima: la scrittrice o il poliziotto?
Libro davvero ben fatto, forse con qualche lacuna di traduzione.

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