giovedì 19 febbraio 2009

Stieg Larsson e la trilogia di Millennium


La Trilogia di MILLENNIUM

Proprio ieri sera ho concluso la lettura di questo autore formidabile.
Erano - letteralmente - anni che non trovavo un libro (anzi 3) così vigoroso nel suo scorrere e così impossibile da lasciare sul comodino.
Tre volumi (è proprio il caso di dirlo: voluminosi...) con un solo filo conduttore: le vicende di una donna con problemi di relazione con gli altri 'normali', attorno alle quali si intersecano vite diverse e parallele.
Ambientato principalmente in Svezia, Larsson ci narra i vari spostamenti dei suoi personaggi pensando che a noi siano noti tutti i dettagli topografici di quelle lande, citando sempre non solo la città, ma il quartiere, quando non la via.
Leggi il pimo volume, e pensi che il personaggio principale sia il bel giornalista d'assalto, messo al tappeto da uno scandalo giudiziario, e che tenta di rialzarsi con le sue forze. Ma è solo una cortina di fumo: tra le pagine (più di 700) pian piano spunta la vera eroina: Lisabeth.
Donna difficile, con molteplici atteggiamenti che sembrano sfociare nello schizoide, ma dalle risorse pressochè illimitate.
La vicenda è contorta, piena di personaggi collaterali, ma sostenuta da un filo conduttore molto serrato, che porta alla fine del primo volume con un peso nel cuore: troppo belli i personaggi, tutti! E si sa, quando finisce un libro, questi avizziscono.
Ed ecco che arriva la prima sorpresa: ci sono altri due libri! La vicenda continua!
Allora ti getti sul secondo volume, e scopri che non hai mai smesso di leggere il primo: se qualcuno mi dicesse che i libri sono stati divisi in tre per esigenze di... rilegatura, gli crederei sulla parola.
Anche il secondo tomo è piottosto corposo, ma qui ormai sai chi è la vera protagonista: il bel giornalista, e molti altri personaggi, continuano a muoversi, ma sono ormai sullo sfondo.
Lisabeth compie una vera e propria catarsi nel secondo e terzo volume, stagliandosi inarrivabile su tutti: ritrova tutti i fili che la sua adolescenza travagliata aveva lasciato sciolti, e li riannoda fino a completare anche in lei un quadro definitivo dei fatti e delle responsabilità.
E fino alla fine del terzo volume, i personaggi entrano ed escono dalla narrazione, proprio come nella vita reale, in cui ti trovi a fare un pezzo di strada con dei compagni di viaggio, ed un altro con altri, ma sei solo tu che fai esattamente tutto il tuo percorso, e solo quello...
Beh, per essere onesti, Lisabeth alla fine non riannoda proprio tutti i fili sciolti...
Infatti Larsson è mancato nel 2004, lasciando a mio modesto avviso incompiuta la Saga di Salander (come io definirei la serie, invece che trilogia di Millennium - nome indubbiamente molto più intrigante): qualche filo sciolto se lo era lasciato per un futuro volume, a completamento dell'enigma Lisbeth.
Ora che i volumi possibili sono terminati, anche i personaggi di questa splendida saga stanno lentamente appassendo davanti ai miei occhi: rimane una speranza, sembra in arrivo anche il film...