venerdì 29 luglio 2011

Vanessa Diffenbaugh - Il linguaggio segreto dei fiori


Questo libro mi ha proprio colpito in profondità.
Victoria Jones compie diciotto anni: per la legge non è più una ragazza abbandonata dalla famiglia, ma una donna capace di badare a se stessa. Peccato che non abbia una casa, non abbia un lavoro, non sia capace di instaurare un rapporto convinto e positivo con nessun essere umano.
Meredith, la sua assistente sociale, finalmente non ce l'ha più in carico, e non deve cercare una nuova sistemazione in una famiglia affidataria che accetti la sfida di una bambina selvatica ed impossibile.
Victoria infatti ha cambiato innumerevoli famiglie d'affido, ma con tutte la cosa è finita male, dopo più o meno giorni...
La ragazza ha una sola sensibilità: conosce fiori e piante, sono le sole entità viventi con cui riesce a relazionarsi fattivamente, e soprattutto ne conosce il significato profondo, il loro linguaggio. Tanto che nei momenti di maggior spessore emotivo delega appunto ai fiori il compito di esprimere le sue emozioni: fiori regalati, fiori rubati, fiori lanciati, fiori disegnati, fiori minacciati.
Però prima o poi ogni persona incontra la sua possibile anima gemella: e così il linguaggio dei fiori da scudo e corazza diventa grimaldello e messaggero.
Il libro si snoda con la metamorfosi di questa giovane donna, attanagliata dalla paura di non saper amare e dilaniata dalla necessità di amare finalmente qualcuno.
Quando un esordio fa il botto! Libro intrigante, che piace subito, vola via e fa tornare ogni tanto sulla pagina letta per degustarla di nuovo.
Davvero molto bello: consigliatissimo, ha per di più in coda un piccolo settore fiore/significato che aiuta anche noi a scegliere il giusto fiore per il momento adatto.

venerdì 15 luglio 2011

Andrea Camilleri – Il gioco degli specchi


Un Commissario Montalbano sempre più attratto dalle belle donne e sempre meno vicino a Lidia, è alle prese con una serie di bombe, avvertimenti mafiosi e tentate ammazzatine (a volte riuscitissime).
Questa volta una nuova e bellissima vicina di casa sembra volerlo sedurre, più o meno velatamente: ma le cose in Sicilia sono sempre molto diverse da quello che sembrano: così le bombe sembrano messaggi a uno, e lo diventano per altri, le tentate ammazzatine pure, ed anche la bella Liliana sembra rientrare in queste logiche.
Così, tra l'efficienza di Fazio, la cieca devozione di Catarella, e le intramontabili abilità di Mimì Augello, il Commissario nazionale finisce per risolvere il mistero misterioso.
Un intreccio forse un po' troppo complesso, che necessita quasi di un gioco di prestigio per poterne uscire fuori con una parvenza di credibilità; comunque sempre bello.
Come ultima nota, in questo romanzo si trova una sicilianità dei testi un po' più spiccata del solito, cioè con motteggi e sostantivi più 'stretti' rispetto alle volte precedenti, tanto che il neofita farebbe bene a leggersi un paio di lavori precedenti, tanto per comprendere un po' la lingua prima di affrontare questo.

domenica 10 luglio 2011

Jeffery Deaver – Carta Bianca


Ritorna il mito dell'agente segreto rubacuori e sfrontato, abile e fortunato: 007, ovvero James Bond.
Infatti Deaver ha scritto una puntata della saga interminabile di questo Agente in incognito.
Bond si trova invischiato con un terrorismo internazionale che vuole creare una strage di enormi dimensioni.
L'intelligence ufficiale comprende che il progetto prende il nome di Geenna, come erano chiamate nell'antica Palestina le discariche di rifiuti in cui ardeva fiamma eterna.
Le sue indagini però lo portano dalla Serbia alìi sobborghi di Londra, per poi spostarsi di nuovo nientemeno che a Doubai e poi in Sudafrica, all'inseguimento de "L'Irlandese" ed il suo boss Hydt.
E parallelamente si muove leggiadro tra la sua collaboratrice in uffico, la splendida Philly, e le nuove dame conosciute dall'altra parte del mondo, Felicity e Bheka.
L'azione è assicurata, come anche i flirt...
Deaver si avventura un po' lontano dai suoi canoni tradizionali, e la narrazione mostra i limiti di questa inesperienza. Ne esce un James Bond con abilità da supereroe, un po' troppo indistruttibile e immortale; e ne esce un seduttore stereotipato, uomo di mondo con la guida turistica ed il libretto di istruzioni, un po' stucchevole a mio avviso.
Il libro scorre, pur nelle sue 600 pagine: però resta il dubbio se una nuova avventura tra i cieli di New York o Los Angeles, a Deaver più confacenti, non sarebbe riuscita meglio.