mercoledì 30 dicembre 2009

Nicolò Ammaniti - Che la festa cominci


Ammaniti si era presentato con un grande successo: Come Dio Comanda, un'opera notevole, tanto che ne hanno tratto pure un film.
Ma questo ultimo romanzo è uno spettacolo di suo.
L'idea è buona: un improbabile satanista, meschino venditore di mobili sottomesso alla moglie e contemporaneamente leader di un gruppo di soli quattro feroci (?) elementi dediti alla ricerca del fatto di sangue che li portino alla ribalta delle cronache; e uno scrittore affermatissimo, che ha fatto solo due libri e che non riesce più a scriverne un terzo.
Le due vite diventano parallele tra loro, agiscono all'interno di un destino che se ne infischia dei due e li porta in rotta di collisione. Dove? E qui sta la genialata: in un Barnum creato a Roma da un palazzinaro in cerca di consacrazione nel Jet-Set, avido di stupore altrui.
La storia è più che improbabile: è assurda.
Ma i due protagonisti, pur ignorandosi, si somigliano molto: immaturi, insicuri, alla ricerca di qualcosa che dia struttura alla loro essenza. E Ammaniti li tratteggia splendidamente fino alla fine del libro.
Ho letto sul web che Fabrizio Ciba, lo scrittore, potrebbe essere in realtà un crudele autoritratto dell'autore: ci ho pensato anche io, il personaggio è troppo ben tratteggiato fin nelle piccole inezie, ma non conoscendolo di persona non lo posso affermare a mia volta.
Il libro è una autentica idrovora, non ti molla un attimo, fin dalla prima pagina: poco ti resta alla fine (tranne, qui e là, qualche amara riflessione sulla società contemporanea), ma è bellissimo, divertentissimo, proprio piacevole.

Glenn Cooper - La biblioteca dei morti


Quando inizi a leggere questo Cooper, pensi si tratti di uno dei soliti thriller americani, con morti a gogò, il vitaminizzato agente dell'FBI cialtrone perchè tutto wiskey e distintivo, e attendi che entri in scena la pollastra per spargere sesso nella storia.

Invece, dopo un po', ti raccapezzi che Cooper ha avuto un'idea sensazionale (quanto improbabile) e la sviluppa con maestria. Tutto resta appeso, in tensione, fino all'ultimo capitolo, dove finalmente comprendi sia le motivazioni delle morti in serie, sia la pasta dei due protagonisti, sia cosa successe in quel giorno di moltissimi anni prima, alla nascita del settimo figlio di un settimo figlio.

Ma la cosa più bella è quando incominci ad intuire proprio quella cosa lì, quella che tutti intuiscono verso la fine del libro: è lì che la storia diventa una grande idea.

Bello bello: e già consigliato.

martedì 29 dicembre 2009

Marco Buticchi - Il respiro del deserto



Quanta fatica ho fatto a leggere questo libro.


Storia buona, narrata contemporaneamente (un Buticchi, insomma) in tre epoche storiche diverse, tenute insieme da uno stesso oggetto prezioso (sempre tipico delle scrittore: questa volta un tesoro).

Ma che lentezza: passi la narrazione delle avventure della scrivano mongola, passino anche le mirabolanti azioni dell'ineffabile Oswald Breil (per chi ha letto Cussler: Dirk Pitt è un impacciato dilettante al confronto...), ma la saga di Double è di una noia mortale, e non finisce più.

No, poi finisce, in modo direi anche scontato.


Un brutto Buticchi: peccato, perchè i precedenti mi avevano davvero divertito, ed ero partito con altre aspettative.

Se volete avvicinarvi allo scrittore, risparmiate qualcosa e leggete i suoi libri precedenti (l'anello dei re, o la nave d'oro) che già trovate in edizione tascabile.

venerdì 18 dicembre 2009

Donato Carrisi - Il suggeritore


Più lo leggi, e più ti sembra strano che sia ambientato negli Stati Uniti invece che in Italia. Ma più ci rifletti, e più ti convinci che vicende simili non sono plausibili in Italia.

Dico questo perchè la delineazione dei personaggi sembra produrre stereotipi più nostrani che d'oltreoceano.


Una Specialista del ritrovare banbini rapiti deve questa sua abilità al fatto di aver vissuto lo stesso shock e la stessa esperienza lei stessa da piccola, e di esserne sopravvissuta.

Ma l'esperienza le ha lasciato tutta una serie di ferite ben più profonde ed inguaribili nell'anima, con le quale deve continuamente fare i conti ancora da adulta.

Un'indagine speciale la porta a far parte di una squadra di investigatori alla caccia di un difficile serial killer che uccide ragazzine mutilandole ritualmente: l'ingresso nel gruppo è un po' faticoso, ma ben presto a fianco dell'orrore che vittima dopo vittima si sprigiona dalle azioni del serial killer, un sentimento molto simile all'amore nasce in lei per un membro del gruppo stesso.


Il romanzo è molto coinvolgente, e il salto di registro, la 'sorpresa' finale, quasi arriva inaspettata.

Molto bello, da consigliare.

Andrea Vitali - Almeno il cappello

Ultima produzione di Vitali, sempre ambientata in riva al lago di Lecco.
Nel primo periodo fascista un podestà vede nella creazione della banda del paese un motivo di vantaggio politico, e si lancia nell'impresa, senza peraltro pensarci troppo.
Chi invece ci pensa troppo, e nell'operazione vede anche un modo di divenir famoso e importante, è il nuovo contabile dell'ospedale di Bellano; contabile che unisce alla passione per i numeri quella per lo strumento musicale.
E da 2° bombardino della banda più famosa del lago, diventa il Maestro della costituenda nuova banda.
Qui la cosa si intreccia: se il podestà aveva voglie di grancassa politica, se il contabile aveva voglia di gloria artistica, anche gli altri componenti avevano tutti un loro preciso tornaconto. Uno vuole sfuggire al giogo della moglie, l'altro vuole trovare compagnia, l'altro....
Insomma, un gran risotto (e potevo scegliere metafora diversa, essendo in Lombardia?) tutto da cucinare...
Il libro è un po' lungo, a tratti rallenta eccessivamente, ma è comunque di buon livello.
Una stella di seconda grandezza, ma comunque luminosa.

venerdì 4 dicembre 2009

Fidanzate bionde!


La fidanzata, bionda e impressionantemente gnoccolona, chiama stravolta il suo ragazzo:
"Caro, sono triste e disperata: ho comprato un puzzle ma non riesco a far combaciare neppure una tessera!“
Allora lui, teneramente:
"Scusa, tesoro, ma se c'è il disegno sulla scatola basta guardare quello ..."
E lei, ormai sull'orlo di una crisi di nervi:
"Si, amore, è un gallo, però proprio non ci riesco, sto impazzendo!!“
E lui, sempre galante:
"Non ti preoccupare cara, adesso arrivo ... così vediamo ..."

Arriva il fidanzato,
si siede al tavolo,
guarda la ragazza,
lei lo guarda ...

e lui torna a guardare lei:
"Amore, facciamo una cosa: rimettiamo i corn-flakes nella scatola e non diciamo niente a nessuno, ok?"