giovedì 30 dicembre 2010

Ken Follet - La caduta dei giganti


Ultima fatica e ultima trovata editoriale per il principe indiscusso della narrativa mondiale.
Follet può piacere o meno, ma è sicuramente un punto fermo indiscutibile nel panorama narrativo degli ultimi 40 anni.
Il nuovo libro, primo di una trilogia annunciata, è pubblicato con due diverse copertine, una bianca ed una nera.
Io ho scelto la bianca.
L'argomento si preannuncia ostico ai più: la macchina-da-guerra Follet si ripropone di raccontare la Storia dell'ultimo secolo, dalla prima guerra mondiale fino alla caduta dei regimi totalitaristi sovietici. Roba da sonnecchiare, quando in Italia neanche la maestosa penna di Montanelli era riuscita a rendere digeribile ai più una simile trattazione.
E invece, sorpresa! Ken-la-macchina ci riesce.
Parte da un giovane minatore gallese, a 16 anni al suo primo giorno di lavoro in miniera, e da lì sviluppa numerosi personaggi, come un vortice inverso. Nobili inglesi con interessi in russia, nobili tedeschi con interessi in Inghilterra, insurrezionalisti russi con interessi negli Stati Uniti, brillanti americani con interessi nella vecchia Europa... Un turbillon di personaggi le cui storie che si intrecciano più volte, costituendo la trama sulla quale Follet narra le vicende storiche, facendo partecipare al gioco anche i 'grandi' dell'epoca: Churchill, Lenin, il Kaiser, Wilson.... Follet insomma racconta le vicende umane di Fith e Bea, Billy e Ethel, Maud e Walter, Grigorij e Katerina, Gus e Rosa, e con questi racconta un'era intera: io non sono sufficientemente acculturato in materia per giudicare se i fatti sono storicamente corretamente riportati, ma la verosimiglianza è notevole.
L'insieme è riuscito: su 999 pagine, c'è qualche momento di calo narrativo, ma è assolutamente accettabile.
Il primo volume finisce con la fine della Prima Guerra Mondiale, e con l'instaurazione del regime bolscevico in russia.
Adesso attendiamo i prossimi...
Una parola su Follet: non è dato sapere se l'idea della trilogia così costruita è sua, ma... isogna dire che è geniale.
Geniale il raccontare la Storia attraverso un romanzo, dei personaggi che si muovono vicini ai Protagonisti.
Geniale anche ipotecare la vendita dei prossimi due volumi solo per il fatto che i lettori si sono affezionati ai personaggi, e voglono vedere come andrà a finire.

lunedì 20 dicembre 2010

Magie di Natale - Bigio e Kot

Kot osservava la brulla campagna fuori dal piccolo finestrino della stalla: la sera era ormai scesa, e pochi scarni focherelli vibravano qua e là nella notte, punteggiando i prati come un presepe. Era ormai inverno, ed anche in Palestina il freddo la faceva da padrone.
Kot pensò che non doveva essere piacevole passare una notte all'aperto in quella stagione: tra l'altro aveva sentito parlare di una possibile nevicata...
Tornò a concentrarsi sul manubrio con i pesi che stava sollevando: era pesantino, e stava per concludere la sua terza serie da 20...