lunedì 15 giugno 2009

Robert Crais - Attraverso il fuoco


Con Robert Crais torna il detective privato più scanzonato e simpatico di LA: Elvis Cole. Già il nome (Elvis) è un programma, poi lavora a Los Angeles, ma nella zona delle colline e dei sobborghi, pur senza disdegnare puntate occasionali nel mondo patinato di Hollywood.

Stavolta però il caso nasce dal ritrovamento di un anziano suicida: niente di strano a LA, se non fosse che costui aveva ai suoi piedi un piccolo album fotografico, contenente le prove schiaccianti di ben sette omicidi seriali mai risolti prima.
E Cole? Beh, Cole - qualche anno prima - aveva indagato su di lui per conto dell'avvocato della difesa (era accusato di omicidio proprio di una di queste vittime), ed aveva trovato un valido alibi per scagionare il vecchio dalle accuse...

Mentre tutti intorno a lui si affannano a rinfacciargli che il suo operato aveva aiutato il maniaco a fare altre vittime innocenti, il nostro acuto detective non manca di cogliere l'assoluto tempismo di un reo confesso e morto che aiuta il vicecapo della polizia Marx a risolvere brillantemente in un solo colpo 7 omicidi mai risolti.
E se a questo risultato prestigioso si affianca la sua prossima candidatura alle elezioni come consigliere per la città, i sospetti crescono...

Elvis Cole, ed il suo amico e socio Joe Pike, l'unico detective a cui nessuno è riuscito mai a togliere gli occhiali da sole e nel contempo a rimanere vivo per raccontare l'esperienza, riusciranno a risolvere il caso, ma scopriranno una serie di connivenze insospettabili ed inconfessabili.

Un bel thriller, che vola via in un lampo.

Chi non conosce ancora Cole e Pike, però, farebbe meglio a partire da uno dei titoli precedenti: come in tutti i libri con personaggi seriali, Crais dà molto per scontato e per già letto, e personaggi come Starkey, o come il capo Poiters, o come l'avvocatessa, oppure ancora come il gangster 'deus ex machina' nel romanzo, restano poco definiti.