venerdì 15 luglio 2011

Andrea Camilleri – Il gioco degli specchi


Un Commissario Montalbano sempre più attratto dalle belle donne e sempre meno vicino a Lidia, è alle prese con una serie di bombe, avvertimenti mafiosi e tentate ammazzatine (a volte riuscitissime).
Questa volta una nuova e bellissima vicina di casa sembra volerlo sedurre, più o meno velatamente: ma le cose in Sicilia sono sempre molto diverse da quello che sembrano: così le bombe sembrano messaggi a uno, e lo diventano per altri, le tentate ammazzatine pure, ed anche la bella Liliana sembra rientrare in queste logiche.
Così, tra l'efficienza di Fazio, la cieca devozione di Catarella, e le intramontabili abilità di Mimì Augello, il Commissario nazionale finisce per risolvere il mistero misterioso.
Un intreccio forse un po' troppo complesso, che necessita quasi di un gioco di prestigio per poterne uscire fuori con una parvenza di credibilità; comunque sempre bello.
Come ultima nota, in questo romanzo si trova una sicilianità dei testi un po' più spiccata del solito, cioè con motteggi e sostantivi più 'stretti' rispetto alle volte precedenti, tanto che il neofita farebbe bene a leggersi un paio di lavori precedenti, tanto per comprendere un po' la lingua prima di affrontare questo.

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